A suo giudizio sono prevedibili "significativi mutamenti nelle dinamiche dei flussi di movimentazione delle merci su scala globale; vi sarà certo una ripresa del traffico cointainerizzato, che ha conosciuto una forte flessione a seguito della caduta dei consumi sui mercati mondiali, ma è probabile che l'utilizzo dei containers non presenti più i ritmi intensi di crescita registrati prima della crisi; e ciò per le caratteristiche proprie di questa modalità di trasporto contraddistinta da una marcata rigidità, giacchè richiede elevati volumi di investimenti in naviglio ed infrastrutture".
Cresceranno allora gli spazi di mercato per i servizi RO-RO, "che del resto hanno già fronteggiato meglio l'attuale congiuntura con una flessione certamente più contenuta; il combinato strada-mare offre infatti una maggiore flessibilità ed una più rapida capacità di adattamento alle fluttuazioni della domanda di merci.
Il trasporto RO-RO presenta dunque forti potenzialità di crescita soprattutto nel contesto infra-mediterraneo ed in particolare nell'interscambio sulla direttrice Sud-Nord, cioè nel collegamento tra i mercati dell'Europa comunitaria e le economie emergenti della Sponda Sud del Mediterraneo i cui tassi di crescita, com'è noto, sono ormai a due cifre, tra l'altro con massicci investimenti infrastrutturali nella portualità, da Damietta e Port-Said fino ad Orano e Tangeri".
"Il futuro dei traffici marittimi nel contesto mediterraneo" - ha sottolineato Affinita - "affida dunque un ruolo essenziale ad un reticolo di "Autostrade del mare" non soltanto come veicolo di relazioni commerciali ma allo stesso tempo come strumento di una integrazione euro-mediterranea in chiave anche politica e culturale".
Il sistema logistico italiano, ed in particolare il cluster marittimo-portuale, "è chiamato ad una sfida importante; per non perderla occorre mettere mano alle persistenti carenze della nostra portualità che ne condizionano il posizionamento competitivo ed in particolare - per quello che riguarda più da vicino il mondo dell'autotrasporto e le prospettive di sviluppo delle Autostrade del mare - alle forti criticità del cosiddetto "ultimo miglio", cioè dell'interconnessione tra i nodi portuali e le reti terrestri e ferroviarie; sono fattori di debolezza del sistema che condizionano pesantemente l'accessibilità dei porti e dunque la fluidità dei flussi di traffico, incidendo in definitiva sui tempi di consegna degli auto-trasportatori che volessero utilizzare la modalità marittima".
Le questioni cruciali da risolvere - ad avviso di Affinita - sono sostanzialmente due: attivare i meccanismi di una efficace programmazione e reperire risorse finanziarie adeguate rispetto alla mole degli investimenti da effettuare.
"Sul primo punto è indispensabile un indirizzo strategico, un quadro di riferimento nazionale che coordini i diversi attori del sistema e che metta a fattor comune ad esempio gli interventi dello Stato e le scelte delle Regioni; a quest'ultimo riguardo - ha rilevato il Prof. Affinita - l'ormai avviato federalismo accentuerà, anche nel settore dei trasporti, l'iniziativa delle Regioni ed implicherà una più diretta dislocazione delle risorse proprio a livello regionale; a più forte ragione, proprio per evitare dispersioni o duplicazioni di interventi, è indispensabile una cabina di regia, un Piano della logistica rivisitato, ammodernato, idoneo alle nuove sfide del post-crisi; la Consulta per l'autotrasporto e la logistica, appena ricostituita potrà offrire, su impulso del suo Presidente Sottosegretario Giachino, la sede più idonea per mettere a punto un efficace quadro programmatico di riferimento.
L'altro grande tema è quello del reperimento delle risorse occorrenti per garantire un'effettiva competitività del nostro sistema logistico, a cominciare dalle grandi infrastrutture di rete e dai nodi portuali; e qui è necessario - afferma Affinita - ormai abbandonare vecchie mentalità legate al solo investimento pubblico; le condizioni della finanza statale, i sempre più stringenti vincoli di bilancio impediscono ormai la mobilitazione di un volume adeguato di risorse; è significativa in proposito la persistente difficoltà ad attivare l'autonomia finanziaria delle Autorità Portuali.
Occorre allora un approccio innovativo, l'unica via percorribile ormai è quella del partenariato pubblico-privato: la mano pubblica dovrà definire le scelte strategiche, il quadro di riferimento normativo ed amministrativo in grado di assicurare procedure trasparenti e certe nella tempistica mentre l'iniziativa privata potrà apprestare i capitali occorrenti, trovando le sue convenienze ed il ritorno degli investimenti nella gestione delle infrastrutture e dei sistemi logistici.
Parlando di risorse finanziarie il Prof. Affinita ha sottolineato anche l'efficacia di una politica intelligente e mirata di incentivi in grado di orientare e sostenere le scelte del mercato e degli operatori. Da questo punto di vista ha richiamato la felice esperienza dell'ECOBONUS, un incentivo che ha sollecitato ed aiutato gli auto-trasportatori a privilegiare la modalità marittima e le "Autostrade del mare".
I risultati di questa esperienza sono noti; si è trattato di una misura particolarmente agile dal punto di vista operativo che, superate le iniziali difficoltà, ha messo a disposizione dell'auto-trasporto un significativo volume di risorse; RAM ha da tempo liquidato le istanze del 2007 per circa 50 milioni di Euro; verrà completato entro l'estate l'esame e la liquidazione delle pratiche del 2008 per un ammontare di circa 70 milioni; sono state acquisite le domande per il 2009 (circa 260) che verranno esaminate e liquidate entro i primi mesi del 2011.
Che si sia trattato di una misura efficace è testimoniato dall'attenzione che gli ambienti comunitari stanno dedicando a questa iniziativa italiana, prefigurando una estensione dell'ECOBONUS a livello europeo, che potrebbe quindi diventare una misura strutturale a sostegno dell'auto-trasporto che sceglie la modalità marittima.
Intanto però - ha rilevato Affinita - sarebbe veramente irragionevole interrompere un circuito virtuoso che ha visto, nel 2007, 500.000 viaggi di TIR sottratti dalla rete stradale ed indirizzati sulle navi RO-RO; andrebbe dunque assicurata continuità a quest'incentivo almeno per il biennio 2010 - 2011 in modo da non vanificare il positivo trend di utilizzo della modalità marittima che l'ECOBONUS ha attivato, in attesa appunto che diventi una misura comunitaria.
Il Ministro Matteoli, insieme al Sottosegretario Giachino, si è già impegnato per ottenere il rifinanziamento dell'ECOBONUS e sarebbe opportuno che tutti i soggetti interessati - dall'armamento alle Associazioni rappresentative dell'autotrasporto - sostenessero decisamente quest'impegno".