Il combinato dei due Regolamenti (UE) n. 1315/2013 e Regolamento (UE) n. 2021/1153 intende contribuire alla definizione di un disegno unitario delle reti infrastrutturali di trasporto estese al continente europeo, in grado di collegare l’Europa ai Paesi dell’Est, al Medio Oriente e alla sponda Sud del Mediterraneo e di rispondere alla domanda di trasporto proveniente da sistemi produttivi che seguono le logiche di un’economia globalizzata.
I Corridoi della rete centrale rappresentano, quindi, lo strumento per l’implementazione coordinata della Rete TEN-T.
La definizione dei Corridoi della rete centrale è individuabile agli artt. 42 e 43 del vigente Regolamento (UE) n. 1315/2013.
Quattro dei novi Corridoi della rete centrale attraversano la penisola italiana da nord a sud e da est a ovest:
- il Corridoio Baltico-Adriatico;
- il Corridoio Mediterraneo;
- il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo;
- il Corridoio Reno-Alpi.
Ai citati nove Corridoi si aggiungono quattro priorità, cosiddette priorità orizzontali, che riguardano il programma Cielo Unico (SESAR - Single European Sky ATM Research), le applicazioni telematiche (ITS, ERTMS, RIS, VTMIS), le Autostrade del Mare (AdM o, in inglese, MoS) e, infine, i progetti di innovazione tecnologica.
Al fine di facilitare la realizzazione coordinata dei 9 Corridoi della rete centrale, del sistema ERTMS e delle Autostrade del Mare, la Commissione Europea ha designato, per ciascuno Corridoio e priorità orizzontali, un Coordinatore con il compito di accompagnarne e sostenerne lo sviluppo.
La Commissione Europea, d’intesa con gli Stati interessati, ha avviato, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1315/2013, un processo di consultazione, per ciascun Corridoio, finalizzato all’approvazione di uno specifico Piano di Lavoro contenente lo stato dell’arte, il grado di raggiungimento degli standard tecnici della rete, richiesti dalla normativa di riferimento, e tutti gli elementi atti a garantire un’effettiva multimodalità.
I Piani di Lavoro analizzano la situazione dei Corridoi individuandone, in particolare, le parti rilevanti, i colli di bottiglia e i problemi di interoperabilità, e, identificandone le azioni da intraprendere, la tempistica e le risorse finanziarie necessarie. Alla base dei Piani di Lavoro sono posti gli atti di indirizzo strategico del settore trasporti di ciascun Stato Membro, i programmi di finanziamento a livello nazionale ed europeo, i programmi di attuazione delle politiche europee.
La 5° versione dei Piani di Lavoro dei Corridoi di interesse per l’Italia è consultabile ai seguenti link: